Brad Binder parla del risultato KTM nella classifica a squadre, davanti anche al team ufficiale Yamaha

KTM conclude il 2022 con il secondo posto nel mondiale a squadre, un risultato che ha stupito Brad Binder che ha esaltato l’impresa della casa austriaca. Il sudafricano però a margine dell’intervista riportata da Speedweek.com ha spiegato quale rimane il tallone d’Achille della RC16.

Le parole di Binder sulla stagione KTM

Con un colpo di reni finale, KTM conquista il secondo posto nel mondiale a squadre dietro a Ducati. Grazie al secondo posto di Brad Binder e al quinto di Miguel Oliveira all’ultima apparizione con la RC16, la casa austriaca è riuscita a sorpassare in classifica l’Aprilia, crollata a fine stagione. E’ il miglior risultato per KTM da quando nel 2016, proprio a Valencia, ha deciso di far esordire il loro progetto MotoGP.

Nel corso dello sviluppo della RC16, la casa austriaca è incappata in alcune difficoltà, considerando anche che è l’unica moto sulla griglia a non usare un telaio scatolato in alluminio, rimanendo fedele al traliccio, marchio di fabbrica KTM. La perdita delle concessioni dopo il 2020 è stato un altro fattore che ha accentuato la difficoltà della RC16, ma nel corso del 2022 qualcosa è cambiato.

Brad Binder ha sfoggiato una costanza di prestazioni invidiabile e insieme al calo Aprilia delle ultime gare, ha aiutato KTM a raggiungere un traguardo storico.

Quando ho saputo che eravamo vice campioni del mondo nella classifica a squadre, inizialmente ho pensato che fosse un errore. Ma è incredibile che abbiamo raggiunto questo successo

Lo step finale

Per vincere un campionato del mondo piloti, come insegna Ducati, bisogna lavorare sui dettagli. Ed è quello che sottolinea anche Brad Binder come riportato dai colleghi di Speedweek.com. Il sudafricano pone l’accento sul problema più grande riscontrato da KTM in questi anni: la qualifica. Il lavoro in vista del 2023, per il campione del mondo Moto3 2016, dovrà essere fatto proprio per migliorare la prestazione con gomma nuova. Binder nell’ultima gara è arrivato secondo, dopo essere partito settimo nell’ultima qualifica dell’anno.

All’inizio della gara ero proprio dietro a Pecco e Fabio e ho visto sul cruscotto come stava aumentando la pressione della gomma anteriore. Ho avuto problemi con la frenata e non avevo un buon feeling in curva. Per sorpassare ho dovuto frenare un po’ più tardi, ma non volevo staccare né Fabio né Pecco. Anche se li ho superati entrambi, ho perso molto tempo

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Simone Massari

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