mercedes gp messico
Vittoria impossibile anche nel GP del Messico per Mercedes; Lewis Hamilton chiude secondo, mentre George Russell al quarto posto.

La Mercedes rinasce nel GP del Messico, ma non abbastanza da poter cogliere la prima vittoria del mondiale 2022. Né con Hamilton né con Russell. Il sette volte iridato chiude al secondo posto, alle spalle di un Verstappen imbattibile. Il giovane del team di Brackley finisce invece quarto dopo essere partito dalla prima fila.

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GP Messico: Mercedes rinasce, ma non basta per vincere

L’alta pista messicana fa bene alla Mercedes e alle prestazione di una W13 che come d’incanto appare rinata. Il titolo Costruttori è stato assegnato, ma per il team di Brackley quel secondo posto occupato dalla Ferrari non è un miraggio. Il weekend numero venti del mondiale 2022 di F1 parte bene per i due piloti Mercedes; la W13 questa volta sembra in grado di poter regalare quell’emozione tanto cercata.

Le qualifiche all’Autodromo Hermanos Rodriguez confermano una W13 rinata. George Russell chiude infatti con secondo tempo, alle spalle del solo Max Verstappen che sembra ormai competere in un campionato a parte. Lewis Hamilton però non molla il colpo, piazzandosi terzo alle spalle del due volte campione del mondo e del compagno di squadra. Le aspettative si alzano nelle menti dei due piloti per una gara che sembra avere il sapore dell'”ora o mai più”.

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Photo Credit: Mercedes F1 Media

La domenica però i due alfieri delle Frecce d’Argento devono fare i conti con la vera realtà. Max Verstappen, senza cause di forza maggiore, non si batte. La partenza riesce meglio al sette volte iridato, che passa il compagno e si mette a caccia della RB18. Una rincorsa senza fine e, soprattutto, senza lieto fine. La strategia pensata dal team guidato da Wolff questa volta non premia. Hamilton chiude così secondo, mentre Russell quarto, dopo una gara non senza difficoltà, condita anche da un pizzico di mancanza di coraggio.

Vincere: missione impossibile per questa Mercedes?

Essere conservativi in una gara di F1 non è una scelta che premia sempre. In particolare quando c’è un obiettivo che richiede un qualcosa di diverso per poter essere raggiunto. La strategia che il team di Brackley ha adottato nel GP del Messico non ha infatti ripagato. Una scelta di gomme poco, se non per nulla, azzardata al contrario di chi, nonostante un secondo titolo in tasca, ha corso ancora una volta per la storia.

Max Verstappen e la sua RB18 formano un binomio le cui prestazioni sono difficili da eguagliare. Forse impossibili ad oggi. Il secondo posto di Hamilton e il quarto di Russell, entrambi ottenuti dopo una corsa non senza difficoltà, dicono infatti molto di questa Mercedes. Un team che fino alla ventesima tappa mondiale ha perseguito quell’obiettivo di vittoria forse troppo, visti i tanti problemi legati alla W13.

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Photo Credit: Mercedes F1 Media

Una vittoria infatti non sembra uno scenario possibile. Soprattutto quando c’è Verstappen in pista. Quell’obiettivo quindi non solo resta lontano, ma sembra ormai apparire come una futile ossessione. Per Mercedes, così come per altri, è infatti giunto il momento di chiudere questo 2022 mostrando di essere pronta per la prossima sfida. Una sensazione che può regalare anche senza l’agognata vittoria. Mercedes ha bisogno di tornare in piedi per ricordare che otto titoli Costruttori non si vincono per caso. Serve perfezione, forza, azzardo. Serve anche saper dire di non potercela fare. E questo forse il GP del Messico, nelle menti Mercedes, un po’ lo lascerà.

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Chiara Zambelli

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