L’ottavo posto a Mandalika ha esaltato Beirer non solo per la vittria di Oliveira, ma anche per la prestazione sul bagnato di Brad Binder. Il Sudafricano ha sempre sofferto in queste condizioni, ma c’è un motivo se si è arrivati a questo miglioramento.
Le parole di Beirer su Binder
La gara di Mandalika ha riservato non pochi colpi di scena. KTM può essere tra le case costruttrici più contente del weekend indonesiano. Sotto la pioggia battente di Mandalika a imporsi su tutti Miguel Oliveira che torna a vivere dopo mesi difficili.
A stupire maggiormente è stata la prestazione di Brad Binder, non un “mago del bagnato” nonostante l’impresa in Austria lo scorso anno quando andò a vincere con le gomme slick su un circuito sempre più bagnato per via di una pioggia improvvisa.
La prestazione del campione del mondo Moto3 2016 ha stupito il boss Pit Beirer, anche per via del problema tecnico all’abbassatore posteriore. In un’intervista a speedweek.com ha parlato così del suo pilota.
Abbiamo già visto durante la gara che le prestazioni di Brad sono state danneggiate dal Ride Height Device difettoso. Siamo contenti che sia rimasto concentrato e alla fine ha raccolto alcune posizioni contro tanti rivali che lo avevano già superato
Il miglioramento di Binder sul bagnato
I piloti talentuosi non per forza sono sempre competitivi sull’acqua. Ma il lavoro può pagare. Ed è il caso proprio di Brad Binder che prima della gara di Mandalika, non era mai andato a punti in MotoGP sotto la pioggia. Il boss Pit Beirer ha spiegato del perchè dei miglioramenti del suo pilota.
Ad eccezione dei pochi giri sul bagnato del GP d’Austria a Spielberg 2021, Brad è stato finora un pessimo pilota sotto la pioggia. Ecco perché lo abbiamo mandato molto in pista sulla MotoGP durante i test invernali. Gli abbiamo lasciato guidare ogni giro sul bagnato. L’ottavo posto è stato un ottimo risultato per Brad sotto la pioggia. Perché in passato non ha segnato punti nelle gare della MotoGP sotto la pioggia ad eccezione di Spielberg l’anno scorso. Questo non va dimenticato
Brad Binder, dopo il secondo posto dell’esordio in Qatar, si trova in seconda posizione nel mondiale dietro ad Enea, con una KTM RC16 che sembra cresciuta rispetto allo scorso anno. Potrebbe essere l’outsider di questo campionato.
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Simone Massari