Quattro piloti hanno ricevuto una reprimenda a seguito del GP d'Ungheria per aver indossato le magliette vietate durante l'inno.

Lo scorso anno è stato particolare non solo per il Covid e le sue conseguenze ma anche perchè la F1 ha iniziato ad abbracciare temi non soltanto sportivi. Razzismo, discriminazione e violenza sono solo alcune delle tematiche contro cui il Circus ha iniziato a lottare, grazie soprattutto al volere e al peso che ha un pilota come Lewis Hamilton. Il 2020 in particolare ha visto il sette volte iridato sfoggiare dei messaggi importanti, stampati su alcune magliette, ritenuti poi troppo forti per essere accostati allo sport. Per questo motivo la FIA ha deciso di vietare determinati messaggio durante le cerimonie ufficiali, ma all’Hungaroring non è accaduto; quattro piloti hanno infatti ricevuto una reprimenda per aver indossato alcune magliette durante l’inno d’Ungheria.

Diritti e doveri in Ungheria: reprimenda per quattro piloti per le magliette durante l’inno

La lotta a razzismo, violenza e discriminazione è un messaggio che la F1 ha deciso di fare suo; resta però una piccola differenza tra quello che è il mondo politico e quello che invece è lo sport. Il Circus infatti non vuole che i due mondi si mischino, motivo per cui lo scorso anno ha deciso di fare alcune scelte. Le colorite magliette indossate da Lewis Hamilton per denunciare determinati avvenimenti sono state infatti vietate nelle cerimonie ufficiali; momenti come conferenza stampa, inno e premiazione devono infatti essere svolti con abiti ufficiali.

magliette piloti ungheria
Lewis Hamilton, GP Toscana 2020 – Photo Credit: F1 Official Twitter Account

Durante l’inno precedente l’inizio del GP d’Ungheria, quattro piloti hanno però disobbedito a questa regola. Vettel, Sainz, Bottas e Stroll hanno affrontato il momento ufficiale con una maglietta diversa da quella del proprio team; il regolamento parla chiaro, dunque i piloti sono stati richiamati dalla FIA la quale ha dato una reprimenda ai quattro, come riportato da Motorsport.com.

All’inizio di quest’anno abbiamo chiarito e con FIA e F1 abbiamo detto che volevamo continuare a dare a tutti i piloti la possibilità per mostrare il loro supporto per #WeRaceAsOne; l’inno nazionale di un paese dovrebbe però essere rispettato con i piloti che indossano tutti le loro tute. Questo è il primo evento in cui è successo da quando abbiamo fatto questa scelta; tutti quelli che avevano la maglietta hanno infatti ricevuto una reprimenda per non aver seguito le istruzioni del direttore di gara.

Michael Masi

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Non dimenticare di ascoltare l’ultima puntata di PaddockGP. Durante il quarto episodio, abbiamo commentato tutti i punti salienti che hanno animato il weekend del GP di Ungheria assieme al nostro amico Giovanni Armano di ArmanocraziaTV.

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Chiara Zambelli

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