Fabiano Vandone, ospite della nostra puntata di Paddock GP, ha spiegato i motivi per i quali alla Red Bull converrebbe tenere Perez nel 2025.

Il futuro di Sergio Perez in Red Bull sembra essere in bilico per la stagione 2025 e il team deciderà i suoi prossimi passi dopo la gara finale ad Abu Dhabi. Fabiano Vandone, ex pilota e ideatore del format ChronoGP, nel corso della nostra ultima puntata di Paddock GP ha spiegato i due motivi secondo cui alla squadra di Milton Keynes converrebbe tenere il pilota messicano anche nel 2025.

Il futuro di Perez in Red Bull, Vandone: “Compensa la sua mancanza di punti con gli sponsor che porta”

La stagione 2024 di Sergio Perez, in confronto a quella di Max Verstappen, è stata un vero e proprio fiasco. Attualmente in pilota messicano si trova ottavo nella classifica piloti, a differenza del compagno di squadra che si è appena laureato campione del mondo per la quarta volta consecutiva. Il suo sedile in F1 sembrerebbe quindi essere in bilico e tutto si deciderà dopo Abu Dhabi. Fabiano Vandone, ospite della nostra ultima puntata di Paddock GP, ha voluto condividere il suo ragionamento sul perché alla Red Bull converrebbe tenere il numero 11.

perez red bull vandone
Photo Credit: Oracle Red Bull Racing X Account

La prima motivazione è prettamente economica, dal momento in cui la F1 è diventata sempre più un business. “Perez è uno dei piloti più ricchi in assoluto e porta degli sponsor che difficilmente altri piloti riescono ad avere. Questo per la Red Bull è determinante perché oltre ad avere i propri sponsor, ha entrate monetarie significative da parte della seconda guida. Non è contributivo dal punto di vista dei punti, ma di fatto va a compensare con la sua ricchezza personale, in termini di sponsor che porta“. – Fabiano Vandone

Vandone su Perez: “Non è un pilota scomodo per Max Verstappen”

La seconda parte del ragionamento di Fabiano Vandone sul futuro di Perez in F1 riguarda il fatto che il numero 11 non sia un compagno scomodo per il quattro volte campione del mondo Max Verstappen. Il pilota olandese, infatti, è la figura dominante all’interno del team di Milton Keynes e avere affianco un pilota troppo performante vorrebbe dire compromettere la sua vittoria di un ipotetico titolo piloti.

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Photo Credit: Oracle Red Bull Racing X Account

L’altro aspetto è legato a Max Verstappen, ormai padrone indiscusso della Red Bull come lo era Vettel negli anni d’oro. Quanto può interessare a Verstappen avere una seconda guida veloce, che gli può dare fastidio, gli può rubare punti, gli può compromettere la corsa al titolo piloti, che sarebbe ciò che a lui interessa di più. Avere un Colapinto in squadra, che paradossalmente oggi è libero sul mercato, sarebbe un problema per Max, perché lui è abituato a essere dominante nelle scelte tecniche, in pista e nelle strategie di gare“. – Fabiano Vandone

La sua autorevolezza fa si che non ci siano dubbi sul cedimento della posizione a suo vantaggio. Con un pilota giovane come compagno di squadra, che cresce, impara ed è veloce, tutto questo non potrebbe avvenire. Sarebbe un freno sportivo all’interno di casa Red Bull e che si va a sommare all’aspetto Perez-Budget. Fabiano Vandone

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Redazione Rossomotori.it

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