Andrea Stella, manager della casa di Woking, analizza la situazione dietro la penalità ricevuta da Norris. Esprime inoltre la sua opinione sull’intera vicenda, raccontando ai microfoni di Sky Sport F1 perché la penalità non fosse da assegnare al pilota britannico.
Stella e l’inappropriata penalità ricevuta da Norris
Al termine del diciannovesimo round annuale, il GP degli Stati Uniti, Andrea Stella si è espresso riguardo la penalità di 5 secondi assegnata a Norris. Il pilota britannico infatti, dopo un’intensa lotta con il diretto contendente al titolo Max Verstappen, si è giocato il podio con una penalità di 5 secondi per il sorpasso in curva 12. Dove Norris ha passato l’olandese oltre i margini della linea bianca. Cinque secondi che hanno fatto perdere a Lando Norris la posizione sul podio, facendolo retrocedere al traguardo alle spalle del rivale. Andrea Stella a riguardo ha specificato di non avere nessun dubbio: “Il mio parere è che il modo in cui i commissari hanno interferito in questo bellissimo momento di motorsport sia stato inappropriato, perché entrambe le vetture sono andate fuori pista“.
“Entrambe le vetture hanno ottenuto un vantaggio. È un peccato perché ci costa un podio. Ci costa una gara in cui siamo rimasti pazienti. Dopo essere stati spinti fuori al primo giro, alla prima curva, lo abbiamo accettato. Detto questo, la nostra posizione è molto chiara: questo tipo di decisione da parte dei commissari non può essere appellata. Per noi il capitolo è chiuso e passiamo alla prossima gara“. E neppure il pilota britannico è d’accordo con la decisione intrapresa dai commissari. Si è spiegato così, sempre ai microfoni di Sky Sport F1: “Anche lui è uscito di pista, di qualche metro, quindi evidentemente è entrato troppo forte, ottenendo anche un vantaggio facendo quello che ha fatto. Ma non sono io a stabilire le regole. Devo rivedere invece la partenza“.
Le regole sono le regole
Norris ha poi continuato sottolineando il suo punto di vista: “Io ero piuttosto stretto, ovviamente Max ha cercato un gap ancora più stretto. Dall’interno dell’auto è ovviamente più difficile dire alcune cose e più facile dirne altre. Ovviamente si è impegnato parecchio, come è giusto che sia, ma anche in questo caso è uscito completamente di pista, quindi devo rivedere la situazione. Si difende andando fuori pista, sorpassa andando fuori pista. Ma non ho intenzione di lamentarmi. Max ha guidato bene e si è difeso bene, abbiamo fatto una bella gara insieme. Ma le regole sono le regole“.
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Elisabeth Dosio