Andrea Stella, in una lunga intervista condotta da Roberto Chinchero per Motorsport.com, racconta l’evoluzione e i punti chiave della gestione McLaren, scuderia che quest’anno sta facendo parlare molto di sé.
Andrea Stella e la gestione piloti McLaren
Andrea Stella, Team Principal McLaren dal 2022, ha dato una vera e propria svolta alla squadra papaya. Proprio grazie alla sua gestione, il team di Woking è passato dal giudicarsi le ultime posizioni in griglia, ad essere in testa nel mondiale Costruttori e, inoltre, a giocarsi quello piloti. Grandi investimenti tecnici e il giusto equilibrio, hanno reso questa evoluzione possibile, evoluzione iniziata da Austria 2022 e che ha avuto il suo apice a Miami 2024. La line-up, formata da Lando Norris ed Oscar Piastri, ha di certo contribuito alla sviluppo della squadra, essendo entrambi giovani ed estremamente talentuosi. Tuttavia, Stella ci tiene a sottolineare come, in McLaren, non esista il pilota numero uno o numero due:
“Quando hai due piloti che lavorano in armonia, il team ne trae vantaggio. Da quando abbiamo dato a Lando e Oscar una macchina competitiva, a partire dal GP di Miami, la McLaren è diventata il team con più punti nel campionato Costruttori. Quando raggiungi questo livello, la questione di come gestire i piloti diventa cruciale, ed è una sfida che molti vorrebbero affrontare. Noi restiamo fedeli ai nostri principi: non abbiamo un numero uno e un numero due. Questo tipo di gerarchia può alimentare discussioni mediatiche o chiacchiere da bar, ma non funziona nella gestione di una squadra di Formula 1, soprattutto pensando al futuro”.
“Non sappiamo se vinceremo in questa stagione, ma il nostro obiettivo è essere in grado di lottare per il titolo nel 2025, 2026 e 2027. Se compromettessimo l’equilibrio della squadra quest’anno, rischieremmo di perdere solidità negli anni successivi. È così che intendiamo operare in F1, pur sapendo che possono sorgere situazioni complicate. Sentire discorsi come ‘Oscar deve aiutare Lando’ non rispecchia la realtà e Lando stesso non vorrebbe che Oscar si sacrificasse per lui. La nostra sfida è mantenere un team unito, con l’obiettivo di costruire a lungo termine, non di ottenere una vittoria isolata ma di fare bene nel futuro“.
Poi, focalizzandosi su Oscar Piastri, Stella ha spiegato come la scelta del pilota da affiancare a Lando Norris sia caduta proprio sull’australiano:
“Abbiamo scelto Oscar Piastri dopo aver studiato attentamente il suo percorso nelle categorie junior, dove ha vinto fin dalla sua stagione d’esordio, dimostrando qualità eccezionali simili a piloti come Leclerc. Oltre alle sue capacità in pista, ci hanno colpito anche le sue qualità personali: è calmo, sicuro di sé, ma senza arroganza. Queste caratteristiche lo hanno reso il pilota ideale da affiancare a Lando nel nostro progetto in McLaren. La sua presenza ci ha permesso di crescere insieme, senza la pressione che un campione del mondo potrebbe portare e il tempo ha dimostrato che abbiamo fatto la scelta giusta” – Andrea Stella.
L’ala di Baku e uno sguardo al futuro
Un episodio che ha messo in cattiva luce McLaren è stato il giochetto dell’ala che, aprendosi in modo quasi impercettibile, sembrava dare un piccolo DRS alla monoposto papaya. Tuttavia, nonostante si sia gridato subito allo scandalo, l’ala è risultata conforme al regolamento FIA:
“Le nostre ali sono risultate pienamente conformi ai regolamenti tecnici e hanno superato tutti i controlli di flessibilità previsti. Abbiamo discusso con la FIA e ricevuto rassicurazioni in merito. Tuttavia, abbiamo notato commenti, soprattutto da parte dei nostri avversari e non solo dalla stampa, che sembravano volti a diffondere critiche nei nostri confronti. Ciò ci ha dato fastidio, poiché vedere i media usati come strumento dai team per screditarci non è corretto. Le questioni tecniche si risolvono con la Federazione e i regolamenti, non cercando di danneggiare l’immagine di una squadra senza basi solide. Questo tipo di attacco rientra più in una strategia psicologica per destabilizzare, ma la nostra posizione era chiara. Anzi, questa situazione ci ha reso più forti: se gli avversari si preoccupano delle nostre soluzioni tecniche, significa che stanno perdendo un po’ di concentrazione”.
Il progetto McLaren 2024, seppur la stagione non sia ancora terminata, può essere considerato vincente. Tuttavia, Stella è già concentrato sul 2025 e oltre:
“In questo momento della stagione, è evidente che il programma per il 2024 è praticamente completo. Anche se potrebbero esserci ancora delle novità da introdurre nelle prossime gare, lo sviluppo principale è terminato. La maggior parte del team ora si sta concentrando sul progetto per il 2025, ma c’è già uno sguardo al futuro: dal 2 gennaio inizieranno i lavori in galleria del vento e con il CFD per la vettura del 2026. Stiamo quindi anticipando alcune fasi di sviluppo per poter essere pronti a partire subito all’inizio dell’anno nuovo. Questo è il normale processo di lavoro in un team di Formula 1. Devo dire che ora è tutto più gestibile rispetto a un mese fa, quando avevamo tre diversi progetti di sviluppo in corso simultaneamente, inclusa la macchina attuale” – Andrea Stella.
LEGGI: “Brundle contro le penalità FIA: “Linee guida limitanti per i piloti, scoraggiano i sorpassi”
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Alessandra Mottadelli