Il team Hitech ha intrapreso una causa contro la FIA per il no ricevuto dalla Federazione riguardo la candidatura per entrare fra i team di Formula 1 in quanto il rifiuto sembrerebbe basarsi meramente su motivi finanziari.
La FIA potrebbe dovere risarcire Hitech per aver rifiutato la candidatura in F1
Il team Hitech GP, fondato nel 2015 dall’attuale team principal Alpine Oliver Oakes ha iniziato un processo legale che vede coinvolta la FIA per essere stata rifiutata, insieme anche al team Andretti-Cadillac, a partecipare al campionato di F1 a partire dal 2026. Dal 2020 il team britannico veniva gestito dal magnate russo Dmitrij Mazepin, padre dell’ex-pilota Haas Nikita Mazepin, ma dopo l’esclusione del figlio a causa delle vicende della guerra russo-ucraina anche le redini del team di Formula 2 sono state prese definitivamente da Oakes.
Il team con sede a Silverstone vanta nella sua storia piloti del calibro di George Russell, Jake Hughes, Isaac Hadjar. Mentre ora, nel proprio roster di Formula 2, sono all’attivo Paul Aron con 124 punti e Amaury Cordeel con soli 24 punti.
La causa contro la FIA
Secondo quanto riportato dal noto giornalista di F1 Joe Saward, la proposta fatta da Hitech sarebbe stata bocciata dalla FIA a causa di motivi finanziari. Però, secondo il regolamento, questa decisione non spetta alla Federazione ma a Liberty Media. Mentre la proposta di Andretti è stata rifiutata dopo una seconda considerazione, quella del team Hitech è stata bocciata da subito, seppure Oakes ha lamentato che la sua offerta fosse più cospicua rispetto al team statunitense.
Secondo Saward, pare che nella contesa giudiziaria fra il team britannico e la FIA sembra sia Hitech ad avere la meglio per ora. Infatti, se la FIA ha scelto di aprire una contesa privata dove la decisione spetta a un arbitro esterno, il privato avrebbe dato ragione ad Hitech. L’arbitro ha così concesso un secondo incontro il 16 Settembre per discutere della valutazione dei danni per il team inglese.
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