Prestazione deludente quella messa assegno da Ferrari al GP di Barcellona, capace di racimolare solo un 5° e 6° posto con Charles Leclerc e Carlos Sainz. I due alfieri, inoltre, a pochi giri dal via, si sono resi protagonisti di un contatto che, al termine della gara, è stato oggetto di un pungente botta e risposta. A placare gli animi ci ha però pensato Fred Vasseur, che ha minimizzato l’accaduto, spiegando come l’episodio non abbia avuto un peso influente in termini di risultati.
Vasseur mitiga la tensione dopo il contatto tra Leclerc e Sainz
Dall’appuntamento spagnolo, la Ferrari di Fred Vasseur ne esce con le ossa rotte. Dopo il Canada, la scuderia di Maranello raccoglie, al posto dell’auspicato riscatto, un’altra prestazione deludente. Sicuramente il bisticcio fratricida e una strategia non ottimale non hanno aiutato la causa, relegando alla fine Charles Leclerc e Carlos Sainz alle posizioni di partenza. Proprio in merito al contatto iniziale, entrambi gli alfieri non se le sono mandate a dire nelle interviste post-gara, con Leclerc che ha accusato lo spagnolo di essere venuto meno ai piani discussi nel briefing prima del GP, e individuando nel contatto la causa che ha impedito al monegasco di agguantare nel finale la 4° posizione, sfuggita per un soffio.
Intervistato sull’argomento, Vasseur ha però cercato di spegnere la tensione tra i due piloti, minimizzando l’influenza specifica dell’accaduto sul risultato finale della corsa. “E’ stato un piccolo contatto ma non abbiamo perso niente in quel frangente. […] Credo che mancasse un giro per prendere Russell alla fine della gara. Siamo partiti quinti e sesti e siamo arrivati nelle stesse posizioni. Per me la conclusione è che dobbiamo fare un lavoro migliore al sabato”.
“Dai dati non abbiamo visto niente riguardo a problemi sulla macchina di Leclerc dopo il contatto con Sainz. Credo che sia stato più un problema di tempo. Credo che Charles abbia perso qualcosa come mezzo secondo in quel momento, ma possiamo trovare altri 10 esempi in cui abbiamo perso mezzo secondo in gara”.
La gestione dei piloti è però al momento un problema di ordine secondario per Ferrari. La squadra di Maranello non è infatti riuscita a rispondere al salto in avanti fatto dalla concorrenza ed è dunque chiamata a lavorare sodo se vuole evitare di perdere troppo terreno dai rivali.
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