Gli aggiornamenti della Ferrari SF-24, denominata adesso “EVO”, che saranno montati in occasione del GP di Imola garantiranno al team di Maranello i risultati che sono stati evidenziati dal simulatore? Mario Donnini ha analizzato questa situazione in occasione dell’ultima puntata del nostro format PaddockGP.
Mario Donnini sugli aggiornamenti della Ferrari SF-24 di Imola
La Scuderia Ferrari ha iniziato al meglio delle sue possibilità questo avvio di stagione, collezionando ben 6 podi, una doppietta ed una vittoria. I 187 punti attuali nella classifica costruttori, non rendono le cose facili per cercare di raggiungere una Red Bull sensibile vista a Miami che di punti ne ha ben 239.
Seppur gli strepitosi risultati ed una vittoria arrivata praticamente a inizio campionato, possiamo sentirci di promuovere realmente questa monoposto Ferrari? Dal lato della gestione e dal nuovo metodo di Frédéric Vasseur, ci sentiamo di promuoverla quasi a pieni voti, perché ciò che sta facendo il manager francese ha dell’incredibile, anche se non ci sentiamo di paragonarlo a ciò che fece il suo connazionale Todt a metà degli anni ‘90.
Sicuramente pare che avere il sangue francese aiuti molto a fare bene in Ferrari, ma la monoposto non è ancora competitiva come ci si aspetterebbe e viene insidiata troppo spesso, come visto in Cina e Miami, dalla McLaren di Stella-Brown.
“Per adesso non puoi promuovere la Ferrari”, dice Mario Donnini a Paddock GP. “Certo, da un punto di vista è migliore dell’anno scorso, ha fatto un sacco di punti ma bisogna che ne abbia di più. Spero che gli aggiornamenti di Imola abbiano gli stessi effetti di quelli avuti da McLaren a Miami però ho qualche dubbio. Non vorrei che fossimo già all’apice del potenziale di questa monoposto”.
La Formula 1 torna in Italia per la prima gara su suolo europeo in questa stagione e sono molto alte le aspettative che fan e appassionati rivolgono alla Scuderia Ferrari. Il team di Maranello, infatti, porterà sul magico Circuito del Santerno un ghiotto pacchetto di aggiornamenti che dovrebbero aggiungere, secondo quanto riportato dai principali media italiani del settore, ben 15 punti di carico e rendere la SF-24 più veloce di ben 3 decimi al giro.
Un risultato che, sulla carta, sembra essere molto promettente, ma che non potrà essere giudicato prima del termine della giornata di venerdì 17 (i più scaramantici sperano che non porti sfortuna) al cessare delle sessioni di prove libere. Certo, il simulatore ha rincuorato la GeS di Maranello mostrando risultati molto più che promettenti, ma come si può notare anche dalla Mercedes esiste un’ironica anomalia e dissonanza tra i dati dei milionari computer in possesso dai team paragonati a quelli ottenuti in pista.
Infatti, come espresso da Mario Donnini, ospite a Paddock GP, un aggiornamento può dare migliorie alla propria monoposto solo dopo che questo è stato testato durante un weekend di gara, non prima.
“L’aggiornamento è importante dopo che ne analizzi i risultati, non prima perché lo giudichi come tale. Anche la McLaren con Norris in Cina è andata bene, senza gli aggiornamenti di Miami. Se la performance delle macchine diventano sensibili alle caratteristiche del circuito sarà molto più combattuta e ci gusteremo le gare vedendo una Red Bull molto vulnerabile”.
Per dare la sentenza definitiva a questa Ferrari SF-24 bisognerà rimandare ogni tipo di giudizio al termine del GP di Emilia-Romagna, dove la performance dettata dal nuovo pacchetto di aggiornamenti potrà essere essenziale per il corso di questa impegnativa stagione di Formula 1.
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