hamilton australia mercedes
Il motore che ha causato il ritiro di Hamilton in Australia non è riparabile: il sette volte iridato resta senza uno dei suoi propulsori.

Il motore che ha costretto Lewis Hamilton al ritiro in Australia non potrà essere riparato. Secondo quanto riportato da Motorsport.com, il sette volte iridato, dopo appena tre appuntamenti del 2024, si ritrova così con un propulsore in meno. In Mercedes intanto, dopo le dovute analisi, hanno scoperto la causa del problema. 

Motore Hamilton Australia: il propulsore non si salva

Il 2024 non è iniziato nel migliore dei modi per la Mercedes, con Hamilton reduce dal ritiro in Australia a causa di un problema al motore. Uno zero che, assieme a quello di Russell, ha un determinato peso nella classifica Costruttori, oltre che confermare il periodo buio che per Mercedes dura ormai dal ritorno in pista delle monoposto ad effetto suolo. Con la pausa tra le tappe di Melbourne e Suzuka, il team di Brackley ha però avuto modo di analizzare quanto accaduto. 

motore hamilton australia
Photo Credit: Mercedes F1 Media Site

La situazione in casa Mercedes non sembra infatti delle più positive, sensazione confermata anche dalla decisione del team principal di partire per il Giappone. La presenza di Toto Wolff a Suzuka non era infatti messa in conto. I campanelli di allarme sembrano infatti risuonare in continuazione per Mercedes. E in tema affidabilità le cose non sembrano volgere nella maniera corretta. 

La power unit danneggiata è stata rimandata nell’immediato a Brixworth. La speranza non era solo quella di capire esattamente la causa di tale danno ma anche, e soprattutto, se il motore fosse o meno riutilizzabile. Le notizie però, anche in questo caso, non sono state delle migliori per il team diretto da Toto Wolff. Le analisi a seguito del weekend a Melbourne hanno infatti costretto la scuderia a mettere una grande “X” sul primo propulsore dell’anno. 

motore hamilton australia
Photo Credit: Mercedes F1 Media Site

Quello che ha costretto Hamilton al ritiro non sarà infatti riutilizzabile. Una perdita importante visto che, solitamente, la prima unità di potenza viene usata per la prima sessione di libere o su tracciati dove il motore non fa da padrone, come quello di Monte Carlo ad esempio. Un guasto irreparabile alla terza di 24 gare non pone infatti Mercedes in una buona posizione.

Le verifiche fatte in sede non hanno evidenziato un danno dovuto alla progettazione; un bene in questo caso. Il guasto si è manifestato nell’estremità inferiore del propulsore, dovuto con tutta probabilità ad un problema nel processo di qualità. Per precauzione, sempre come riportato da Motorsport.com, Mercedes ha deciso di controllare anche il resto dei motori scritturati per la stagione. Analisi che hanno portato ad una buona notizia: il problema al motore di Hamilton non dovrebbe ripetersi. 

LEGGI: “GP Giappone: il programma del weekend”

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Chiara Zambelli

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