George Russell ha parlato dei suoi primi anni in Formula 1 e di quello del suo rivale Max Verstappen. Nel confronto da lui pensato, l’olandese avrebbe trovato difficoltà a diventare il pilota che oggi si vede, se fosse stato in Mercedes nei primi anni al fianco di Lewis Hamilton durante i suoi migliori anni. Il pilota britannico si sente grato, comunque, del suo percorso, e ha raccontato perché sono stati importanti i tre anni in Williams.
Russell torna sul passato: “Se Verstappen fosse entrato in Mercedes sarebbe stato diverso”
Nella stagione 2018, il giovane George Russell vinse il campionato di Formula 2. Quello stesso anno, Max Verstappen si apprestava a concludere la sua quarta stagione in Formula 1. La storia di questi due piloti ha cominciato ad intrecciarsi fortemente a partire dal 2022, quando il britannico ha firmato un contratto pluriennale con Mercedes. Lì, in quel team che dal 2017 lo aveva supportato in ogni categoria, adesso avrebbe potuto finalmente lottare per le posizioni alte. Il talento olandese, in quello stesso anno concluderà per la seconda volta consecutiva da Campione del Mondo con Red Bull. Due destini diversi, che però presto sarebbero entrati in conflitto.
Negli ultimi giorni, che si stanno trascorrendo nell’attesa del ritorno delle vetture in pista a Baku, Russell è stato intervistato dal giornale britannico Square Mile, al quale ha raccontato della sua esperienza vissuta nei primi anni nel circus, tra Williams, Mercedes, le battaglie in fondo al gruppo e non solo. Poi, è finito a discutere della situazione del suo avversario Max Verstappen, che da ormai sette anni è in Red Bull, a lottare tra le prime posizione di classe. Il lord del paddock ha confrontato la sua esperienza con quella del figlio d’arte olandese, pensando anche a come sarebbe andata se si fosse trovato lui al fianco di Hamilton.
“Guardo quegli anni ora pensando: sì, forse ho imparato di più a correre nelle retrovie rispetto a quello che potrebbero aver fatto alcuni dei miei rivali essendo stati gettati davanti dall’inizio. Ad alcuni piloti questo ha danneggiato la loro carriera. Ad esempio, Max Verstappen è arrivato in Red Bull dopo 18 mesi, ma forse se fosse entrato in una squadra come la Mercedes contro Lewis Hamilton all’apice delle sue forze, avrebbe potuto danneggiare la sua carriera. Quindi devi guardare da entrambi i lati, e di sicuro Max è stato un pilota migliore dopo tre o quattro anni alla fine. Se avesse affrontato quel Lewis nel fiore dei suoi anni, forse non sarebbe nella posizione in cui è oggi”.
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Raffaello Caruso e Gabriele Bassi commentano il GP di Australia assieme a Franco Nugnes, direttore e responsabile di Motorsport.com Italia.
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