Nonostante l’annuncio di essersi associata a Ford, la Red Bull non godrà dei benefici di un team costruttore. È una vittoria per Ferrari, dato che si era fortemente opposta all’ingresso degli austriaci tra i team costruttori, tanto da disertare l’ultima riunione tenutasi a dicembre 2022.
Red Bull non sarà “nuovo costruttore” nel 2026
Come già annunciato in precedenza, il 2026 sarà un anno di grossi cambiamenti in Formula 1. Infatti verrano introdotti i nuovi propulsori ibridi, oltre a modifiche al regolamento e l’ingresso di nuovi team. I nuovi costruttori del 2026 godranno di forti benefici. Essi potranno investire circa 25 milioni di dollari in più in tre anni e un maggior numero di ore di prova, rispetto a chi è già un team costruttore, come Ferrari. Sarà Audi a godere di questi benefici dato che costruirà un team di F1 interamente da zero. Red Bull, invece, non avrà l’etichetta di “nuovo costruttore”, dato che Ford, socio degli austriaci dal 2026, dispone già di ottimi ingegneri di ampia esperienza nella massima categoria. In aggiunta, il team di Milton Keynes acquisirà anche le proprietà intellettuali di Honda, da cui ricevono le power unit.
È una vittoria per Ferrari, dato che si è fortemente opposta alla denominazione di Red Bull come nuovo costruttore. Infatti, il team di Maranello ha disertato l’ultima riunione, che avrebbe dovuto definire gli ultimi dettagli in vista del 2026, in segno di protesta. La FIA ha dunque accettato la mozione del cavallino rampante, la quale manifesta dubbi sulla possibilità di accrescere il divario tra Red Bull e il resto dei team.
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Mara Giangregorio