test bahrain mercedes mike elliott
I test in Bahrain per Mercedes non sono iniziati con grandi notizie. Il team tedesco non ha alte aspettative, il lavoro da fare è ancora molto.

I test del Bahrain hanno dato a Mercedes le prime impressioni sulla nuova W14. Dopo la prima giornata di prove, e la mattinata della seconda, gli addetti del team hanno espresso le proprie considerazioni sulla nuova vettura, sulle sue prestazioni, e sulle aspettative che si presentano per la stagione 2023 di Formula 1. Buone sensazioni, ci sono, ma manca ancora abbastanza, secondo Mike Elliott, per riuscire a competere con chi lo scorso anno ha vinto il campionato. Testa bassa e lavorare, dunque, è il motto in casa Mercedes.

Test F1, in Bahrain la Mercedes cerca il giusto equilibrio

La Mercedes W14 è la vettura che Lewis Hamilton e George Russell hanno iniziato a guidare nei test pre-campionato in Bahrain. In vista della stagione 2023, i due piloti hanno già avuto modo di lavorare sulla nuova vettura total black, che quest’anno ha l’obiettivo di recuperare il gap da Red Bull, e mantenere la competitività con Ferrari. Durante queste prime ore di prove, i due piloti britannici hanno accusato non pochi problemi nella guida, soprattutto toccando particolari relativi alla gestione delle temperature.

test bahrain mercedes
Photo Credit: Mercedes-AMG Petronas Formula One Team Media Site

In molti all’interno del paddock pensano che la squadra di Brackley non sia ancora effettivamente pronta per il salto di qualità, ed addirittura in anonimo è girata voce che la squadra si trovi addirittura al di sotto delle prestazioni di Aston Martin. Chi, invece, ha dato espressamente la propria dichiarazione sulla situazione attuale è Mike Elliott, direttore tecnico di Mercedes. Secondo il suo parere, i dati mostrano un chiaro miglioramento, ma il lavoro non è finito.

elliot mercedes
Photo Credit: Mercedes-AMG Petronas Formula One Team Media Site

“Non abbiamo sofferto dei sobbalzi dello scorso anno, ed i piloti hanno avvertito un miglior grip al posteriore. Questo significa che abbiamo lavorato bene, e che è migliorato il bilanciamento della vettura. Tuttavia, la Red Bull con la sua RB19 al momento è ancora troppo veloce, dai quattro a sei decimi più veloce della nostra W14″.

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Alessio Auriemma

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