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Livio Suppo, ex team manager della Suzuki in MotoGP, ha commentato l'approdo di Ken Kawauchi (ex responsabile tecnico Suzuki) in Honda HRC.

Livio Suppo ha parlato ai microfoni di MotoGP.com dell’innesto di Ken Kawauchi in HRC e della situazione della casa giapponese. Kawauchi è stato responsabile tecnico del team Suzuki Ecstar in MotoGP dal 2016 fino alla scorsa stagione: dopo il ritiro della casa di Hamamatsu, il giapponese è stato chiamato alla corte della Honda per aiutarla a risollevarsi. Egli, infatti, ha già presenziato ai test privati di Jerez in cui il collaudatore Stefan Bradl ha girato con la RC213V in versione 2023.

Il pensiero di Livio Suppo in merito a ciò che Kawauchi potrà portare ad HRC

Suppo ha potuto lavorare a stretto contatto con Ken Kawauchi solo nel corso della stagione 2022. Ingaggiato per essere il team manager, l’italiano ha dovuto sorbirsi la doccia gelata dell’annuncio del ritiro a fine stagione appena trascorsi i primi round. Suppo si è preso la briga di cercare una sistemazione a tutti i membri del team: i suoi trascorsi in HRC, magari, hanno indirizzato la Honda a puntare su Kawauchi. Ecco le parole dell’ex team manager Suzuki:

“Ken Kawauchi era il direttore tecnico di Suzuki e guidava le riunioni tecniche, quindi è molto bravo a raccogliere informazioni ed a riportarle alla fabbrica. Soprattutto per i produttori giapponesi, non è facile scambiare informazioni dalla pista alla fabbrica e viceversa. Questa è una parte davvero importante del lavoro. Ken ha dimostrato di essere molto bravo in questo ed ha un ottimo carattere. L’empatia e la capacità di lavorare con entrambi i gruppi sono molto importanti. Non credo che il suo ruolo sarà quello di costruire una nuova moto, ma immagino sarà lo stesso che aveva in Suzuki.” – Livio Suppo

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Photo Credit: MotoGP Official Website

“Se tutti lavorano nella stessa direzione, bene. Se le persone lavorano in direzioni opposte, allora nessuno saprà cosa è giusto e cosa è sbagliato. È importante non creare una guerra interna tra persone che credono che le loro idee siano migliori di quelle di qualcun altro. Se i risultati migliorano immediatamente sarà tutto più facile. Altrimenti non sarà impossibile, ma più difficile. Nel paddock tutti pensano che la Honda non sia così buona. Un anno fa, però, ai test e alla prima gara in Qatar, Honda sembrava tornata. Cosa è successo dopo? Come fa una moto a finire sul podio in Qatar e poi, a metà stagione, lottare per finire tra i primi dieci? È molto strano, quasi impossibile capire cosa sia successo.” – Livio Suppo

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Riccardo Zoppi

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