Gardner torna a parlare del suo addio alla MotoGP dopo una stagione, paragonando anche le prestazioni di Bezzecchi nel 2021 in Moto2

Remy Gardner, attuale pilota Superbike, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa dopo l’addio dal paddock della MotoGP, mettendo a paragone la sua stagione Moto2 2021 con quella di Marco Bezzecchi, sottolineando come avesse “distrutto” sportivamente il pilota romagnolo.

Le parole di Gardner sulla MotoGP e Bezzecchi

Non è stato ancora digerito completamente da parte di Remy Gardner l’allontanamento da parte di KTM dopo una sola stagione. L’australiano attualmente è in attesa di esordire in SBK con il team Yamaha GRT nella sua nuova esperienza nelle derivate di serie. A Speedweek Gardner ha parlato così di KTM.

Mi hanno spezzato il cuore, non sembra che abbiano apprezzato il mondiale che gli ho regalato in Moto2. Con una moto diversa, sarebbe stato diverso. Nella MotoGP attuale hai un anno o due per metterti alla prova. Molti giovani piloti verranno bruciati, questa è la mentalità attuale

L’ex pilota Tech3 ha oltretutto rincarato la dose, mettendo a confronto la sua stagione Moto2, che lo ha visto diventare campione del mondo, con quella di Marco Bezzecchi. Per l’australiano la moto ormai costituisce il 70% della prestazione globale, sottolineando il divario tra lui e il romagnolo nel 2021.

L’attuale pilota Ducati Mooney VR46 Racing Team arrivò a 97 punti di distacco in classifica generale rispetto all’attuale pilota Yamah GRT. Il campione del mondo Moto2 del 2021 ha anche proposto un esempio inerente a Lewis Hamilton.

“Se fossi stato in sella ad una Ducati il discorso sarebbe stato molto diverso, bisogna essere al posto giusto nel momento giusto. La MotoGP è ora più che mai come la F1, dipende tutto dalla moto. Hamilton non può vincere con una Williams, così come Marc Marquez non può vincere attualmente, pur essendo il miglior pilota di tutti i tempo. Il 70% lo fa la moto, basta vedere Bezzecchi, che ho spazzato via in Moto2. Ma in MotoGP non mi sono nemmeno avvicinato a lui, capace di andare sul podio e in prima fila. L’anno scorso mi sono sentito un mer**, questo è certo. Non mi sono divertito ed ero triste per il trattamento ricevuto, ma non ho avuto mai dubbi sulla mia velocità. C’è un titolo mondiale lì a confermarlo”

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Simone Massari

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