ben sulayem formula 1
Un deputato della Camera dei Lord è andato contro a Ben Sulayem in merito alla decisione della FIA di vietare messaggi politici ai piloti.

Gli ultimi giorni hanno evidenziato una potenziale rottura dei rapporti tra la FIA e la F1. La questione legata al team Andretti e quella inerente al valore della F1 hanno infatti portato ad un botta e risposta tra le due parti. Non solo. Il presidente della FIA Ben Sulayem si è visto contro anche un deputato della Camera dei Lord.

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La Camera dei Lord contro Ben Sulayem

Lo scontro politico interno alla F1 sembra essersi allargato oltre i confini del solo sport. All’interno del Circus il clima è teso, soprattutto tra la FIA e Liberty Media; le due parti hanno infatti opinioni opposte sia per quanto riguarda l’eventuale ingresso di un undicesimo team che sulla questione riguardante il valore della F1. Tale situazione ha così di recente portato ad un botta e risposta di cui Mohammed Ben Sulayem è stato protagonista. Le idee che il presidente della FIA ha esposto tramite il suo profilo Twitter non sono infatti state apprezzate da Liberty Media.

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Photo Credit: Mercedes Media Site

Tensioni interne a parte, Ben Sulayem è però finito al centro di un ulteriore scontro. Il presidente della FIA ha infatti ricevuto un attacco diretto da un deputato della Camera dei Lord. Paul Scriven, liberaldemocratico, dopo una lettera senza risposta indirizzata a Ben Sulayem e alla Federazione, ha deciso di rendere pubblico il contenuto di una seconda lettera. Oltre all’aver definito il numero uno della FIA non professionale e scortese, Scriven ha poi focalizzato l’attenzione sulla decisione di impedire ai piloti di combattere battaglie politiche e sociali all’interno delle piste. Una decisione che, secondo il deputato, è mirata verso Sir Lewis Hamilton.

“Con grande preoccupazione ho appreso della scelta della FIA di vietare ai piloti di F1 di esprimere ciò che chiamate opinioni politiche. Una decisione che serva a proteggere alcuni Paesi che ospitano la F1. Mi sembra chiaro che questa politica prenda di mira Sir Lewis Hamilton. È un pilota schietto e i suoi commenti su luoghi come Arabia Saudita e Bahrain non sarebbero stati ben accetti da regimi abusivi e corrotti”. – Paul Scriven

LEGGI: “FIA: stop ai messaggi politici da parte dei piloti”

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Chiara Zambelli

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