La gara della 24 Ore di Daytona 2023 ha fatto il suo debutto con la nuovissima classe dell’IMSA (GTP) non solo è stato all’altezza delle aspettative, ma probabilmente l’ha superata con una delle corse più drammatiche degli ultimi tempi. Tutto si è svolto davanti a un pubblico televisivo internazionale rapito ea un pubblico record al Daytona International Speedway.
24 Ore di Daytona, risultati gara classe GTP
Acura e Cadillac hanno fatto la differenza nella prima parte della gara. Shank Racing #60 con il campione in carica Tom Blomqvist ha tentato di scremare il gruppo, una missione parzialmente riuscita. Il britannico ha condotto le operazioni a lungo prima di cedere il testimone alla Cadillac #01 di Sébastien Bourdais.
Inizio prova da scordare, invece, per Connor De Phillippi/Nick Yelloly/Sheldon van der Linde/Colton Herta (BMW M Team RLL #25), traditi dalla propria LMDh dopo meno di 60 minuti d’azione. Il brand bavarese continuerà a faticare anche nelle fasi seguenti, una tendenza che continua da due settimane.
Acura e Cadillac hanno dovuto fronteggiare Porsche che con il calare del sole ha saputo tornare all’attacco con entrambe le proprie 963 LMDh. L’australiano Matt Campbell ha più volte messo in discussione il primato di Filipe Albuquerque/Ricky Taylor/Louis Deletraz/Brendon Hartley (Konica Minolta Acura ARX-06 #10), leader al traguardo volante delle sei ore.
La situazione è cambiata con il passare delle ore con un deciso forcing da parte di Whelen Engineering Racing Cadillac V-LMDh. L’ex pilota di F1 Jack Aitken ha fatto la differenza, il britannico ha preso un piccolo gap sui rivali, mentre Shank Racing tentava di recuperare terreno dopo un contatto durante il quarto restart con il Pipo Derani #31
Altre due neutralizzazioni non hanno cambiato le carte in tavola, ma hanno permesso a Shank Racing di tornare a primeggiare con il ‘solito’ Blomqvist. Il britannico ha saputo fare la differenza a più riprese, mentre l’Acura #10 di WTR subiva una sanzione per un’infrazione in pit road.
La gara della 24 Ore di Daytona di Albuquerque/Ricky Taylor/Louis Deletraz/Brendon Hartley non continuerà nel migliore dei modi, ricordiamo infatti i problemi che hanno rallentato la riconoscibile Acura #10 intorno alla 12ma ora di gara.
Albuquerque e gli altri membri dell’equipaggio hanno iniziato ad inseguire, mentre Shank Racing #60 tornava in cima al gruppo grazie a Simon Pagenaud, perfetto nel superare all’esterno della prima piega del Daytona International Speedway la Porsche 963 #6 di Dane Cameron.
La situazione rimarrà di fatto cristallizzata fino a 9h dalla fine quando una caution (ottava della gara) metterà tutti nuovamente l’uno contro l’altro. Cadillac Racing avrà la chance di riprendere le redini della corsa, Sébastien Bourdais non si lascerà sfuggire l’occasione dopo una bellissima sfida con la vettura gemella #02 e con la Porsche #6. Difficoltà, invece, per Whelen Engineering Racing Cadillac V-LMDh #31, out dalla lotta per il successo per dei problemi.
Problemi in casa Porsche alla 24 Ore di Daytona
La favola di Porsche si è spenta a 8h dalla conclusione, Nick Tandy è finito largo al ‘Kink’, il britannico ha danneggiato la propria 963 finendo nell’erba. Le due Cadillac e di fatto le due Acura hanno preso il largo rispetto al brand tedesco che precedentemente aveva perso terreno con la 963 #7.
La Rolex 24 at Daytona è rimasta abbastanza cristallizzata fino a quattro ore alla conclusione quando, un crash alla ‘Bus Stop’, ha spinto contro le barriere l’Oreca 07 Gibson #20 di High Class Racing. Tutto è stato rimesso in discussione, come da pronostico lo spettacolo non è mancato.
La green flag successiva ha preceduto una serie di neutralizzazioni, bandiere gialle che hanno permesso alla temibile Acura #10 de WTR with Andretti Autosport di tornare nel giro del leader e di assaltare il primato di Shank Racing e Cadillac Racing.
Tutto si è deciso negli ultimi 30 minuti, Tom Blomqvist ha saputo fare la differenza con Shank Racing #60, abile a respingere come nel 2022 ogni ipotetico attacco da parte di Filipe Albuquerque. Il portoghese ha chiuso secondo davanti a Cadillac Racing con la #01 che ha tenuto testa alla gemella #02 sotto la bandiera a scacchi.
Nelle altre classi
Corvette, Lexus, Aston Martin e Mercedes hanno dato spettacolo in GTD sin dai primi giri. I duelli non sono mancati, l’incertezza è stata protagonista a lungo tra i professionisti delle GT. Peccato non vedere in lotta Ferrari e Porsche, decisamente inferiori alla concorrenza con i due modelli portati in pista.
La battaglia si è protratta nella notte, la Chevy #3 dovrà prematuramente alzare bandiera bianca per una foratura. Jordan Taylor/Tommy Milner/Antonio Garcia si sono messi subito nell’intento di recuperare il tempo perso, mentre WeatherTech Racing (Mercedes #79) ed Heart of Racing #23 (Aston Martin) si contendono la leadership.
Le ultime ore della notte hanno tradito il brand britannico, Heart of Racing ha infatti dovuto alzare bandiera bianca per un problema tecnico. Jules Gounon/Daniel Juncadella/Maro Engel/Cooper MacNeil (WeatherTech Racing #79/Mercedes) sono riusciti a prendere un po’ di vantaggio, abili a respingere ogni ipotetico ritorno da parte di Antonio Garcia/Jordan Taylor/Tommy Milner (Corvette Racing #3).
Il brand americano è tornato della partita per la vittoria insieme a Ben Barnicoat/Jack Hawksworth/Mike Conway (Vasser Sullivan #14/Lexus). Il terzetto si è ricompattato con le bandiere gialle, la lotta è entrata nel vivo sino all’arrivo.
Mercedes ha primeggiato ottenendo la prima gioia in GTD PRO ed a Daytona. Engel/MacNeil/Gounon/Juncadella hanno ottenuto il primo acuto nel ‘World Center of Racing’, perfetti nel finale a staccare la concorrenza nel traffico delle GT3.
Roman De Angelis/Marco Sorensen/Ian James/Darren Turner (Heart of Racing #27 /Aston Martin) si sono imposti in GTD, mentre Anthony Mantella/Wayne Boyd/ Nicolas Varrone/Thomas Merrill (AWA #17) non hanno avuto avversari in LMP3. Da evidenziare, invece, il debutto ed il successo al fotofinish in LMP2 per Gimmi Bruni/James Allen/Frad Poordad/Francesco Pizzi (Proton Competition #55), vincitori per 16 millesimi in volata su George Kurtz/ Ben Hanley/ Matt McMurry/Esteban Gutierrez ( CrowdStrike Racing by APR #04).
RISULTATI GARA 24 ORE DI DAYTONA 2023
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