Sprint Race Verstappen
Max Verstappen spiega perché non è mai stato un sostenitore delle sprint race fin dalla loro prima introduzione in Formula 1.

Verstappen non è mai stato un grande sostenitore delle sprint races fin dalla loro prima introduzione, l’anno passato. Questo tipo di qualifica, secondo l’olandese, non sarebbe una vera gara perché i piloti si concentrano solo nel cercare di limitare il più possibile i danni. In ogni caso, quest’anno ha vinto sia la qualifica sprint che si è tenuta in Austria che quella di Imola, e considerando anche la stagione precedente, ha dominato pur non amando questo format. Di seguito le sue dichiarazioni in merito.

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Verstappen: “Nelle sprint race nessuno rischia, non gareggiamo davvero”

Il GP del Brasile di questo weekend vedrà disputarsi l’ultima delle tre gare sprint previste per questa stagione. La novità delle sprint race, introdotta dall’anno scorso, ha diviso i piloti tra chi le apprezza e chi invece è contro, con il campione del mondo Max Verstappen apertamente oppositore dell’evento. Sono tanti gli scetticismi a riguardo, tra chi considera queste manifestazioni un mero tentativo di aumentare lo spettacolo durante il weekend e chi preferirebbe un programma di gara più tradizionale. Tuttavia, nonostante le parole di Verstappen non siano delle più positive, le sprint races sono pronte ad espandersi, aumentando fino a un numero di sei nella prossima stagione.

Verstappen sprint race
Photo Credit: Red Bull Racing Twitter

Durante ogni Sprint Race, la priorità per me è sempre quella di evitare danni alla vettura e di restare nelle prime tre posizioni. A mio parere, non è una vera gara, perché in quella principale ci sono più punti in ballo, e, dunque, è lì che si possono prendere maggiori rischi. Un’ulteriore partenza è sicuramente eccitante, ma lo è solo per quei piloti che devono cercare di rimontare. Non capisco quale sia il problema. Abbiamo avuto tantissime gare emozionanti, quindi non è necessario aggiungere un altro terzo evento. Tutti i piloti rimangono molto cauti, perché se, per esempio, ci si ritrova a lottare per il terzo posto e si incorre in un incidente, c’è il pericolo di dover partire dal fondo dello schieramento il giorno dopo. Nessuno rischierebbe una tale eventualità, di conseguenza non la considero una vera gara“. – Max Verstappen

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Camilla Taglietti

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