Il mondo della Ferrari e della Formula 1 viene investita da una terribile notizia: l’ingegnere Mauro Forghieri si è spento all’età di 87 anni. Nato a Modena nel 1935, l’ingegnere per antonomasia è stato un geniale progettista di auto di Formula 1. Storico direttore tecnico della Scuderia Ferrari dal 1962 al 1984 e con il suo immenso contributo la Scuderia di Maranello riuscì a vincere 7 titoli costruttori e portare innovazioni uniche nel suo genere come l’alettone posteriore ed il cambio sequenziale.
Storia e vita di Mauro Forghieri, l’ultimo uomo che incarnava l’ideale Ferrari
È un compito molto difficoltoso riassumere in poche righe gli innumerevoli traguardi segnati dall’ing. Forghieri nel corso della sua vita. Quindi chiedo scusa in partenza a tutti i lettori, amanti e non, della F1 e del Cavallino Rampante se dimenticherò qualcosa strada facendo, tra un singhiozzo e l’altro dopo aver appreso una così terribile notizia.
L’Ingegnere Mauro Forghieri nasce a Modena il 13 gennaio 1935. Laureato in Ingegneria Meccanica all’Università di Bologna, comincia a lavorare per le officine Ferrari, dove ben preso diventa Responsabile del Reparto Tecnico per le vetture da corsa, dedicandosi principalmente alla Formula 1 e alle vetture della categoria Sport Prototipo.

La sua esperienza in Ferrari spaziò nell’arco di ben tre decenni, caso unico per un ruolo così di spicco a Maranello. Sotto la sua direzioni vennero progettate innumerevoli vetture di Formula 1 – annoveriamo tra tutte la Ferrari 312B ritenuta da molti la più bella Ferrari F1 di sempre a cui venne dedicato perfino un docufilm – e non solo.
Alcune delle innovazioni introdotte da Forghieri hanno segnato la storia della massima serie automobilistica, oltre a permettere alla Ferrari di ottenere ingenti successi e renderla la squadra più all’avanguardia del periodo. Durante il GP di Francia del ’68, la Ferrari di Jacky Ickx si presentò in pista con un’appendice aerodinamica mai vista prima in F1: un alettone posteriore. Quella idea fu progettata dallo stesso Forghieri ed utilizzata tutt’oggi nelle F1 moderne; così come il cambio montato direttamente sul volante, soluzione testata da Gilles Villeneuve. Non cito tutte le innovazioni motoristiche perché furono davvero tante, una tra queste fu la realizzazione di un motore aspirato V12 che partecipò al mondiale del 1989 con i colori della scuderia Larrousse.
Dopo il periodo in Ferrari
Con l’aggravarsi delle condizioni di salute del Commendatore Enzo Ferrari, e il controllo sempre maggiore che assunse la FIAT a Maranello, Fogrhieri, convinto da sempre che ci dovesse essere una sola persona a prendere le decisioni importanti, nel 1984 si dimise dal suo ruolo per occuparsi esclusivamente della progettazione di prototipi. Lasciò definitivamente la Ferrari tre anni dopo, nel 1987.

Successivamente Mauro Forghieri si trasferì a Sant’Agata Bolognese per approdare alla Lamborghini con lo scopo di realizzare un motore da destinare ai team di F1. Il propulsore da lui costruito debuttò a bordo della Larrousse F1, mentre nel 1921 realizzò la Lambo 291 del Modena Team, vettura che disputò 6 GP senza ottenere mai una vittoria. Infine, successivamente Forghieri si trasferì alla Bugatti e nel 1994 fu tra i fondatori della Oral Engineering, società che si occupa della progettazione di motori e componenti meccaniche.
Ci mancherai, immensamente, ingegnere Forghieri.
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