Con il termine del campionato di F1 2022, in casa Rossomotori.it si tirano le somme con i Top e Flop delle gare che ci ha regalato questo mondiale. Di seguito sono identificati tre GP che ci hanno positivamente sorpreso durante il corso di questa stagione, e tre che invece ci hanno lasciato con l’amaro in bocca. Cercare di limitare solo a sei le nostre osservazioni – sulle 22 gare disponibili – è stato un compito difficile, così come lo è stato per gli speculari articoli dedicati a piloti e costruttori della massima serie automobilistica. Continuando a leggere potrete vedere se siete d’accordo con in nostri Top e Flop delle gare della stagione di F1 2022.
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F1 2022, Top e Flop gare: i weekend da fiato sospeso
Bahrain
Un inizio stagione scoppiettante. Ha riacceso la passione a mille a tutti, ma specialmente ai tifosi del Cavallino. Da ricordare infatti con particolare calore la doppietta Ferrari e le emozioni che la squadra ha vissuto sotto quel podio. Una gara da manuale, con sorpassi e colpi di scena sul finale che hanno tenuto tutti incollati al divano. Il GP del Bahrein, comunque, è molto di più del suo semplice risultato per la Rossa, piovuto un po’ dal cielo grazie al doppio ritiro consecutivo prima di Verstappen e poi di Perez che ha regalato il secondo posto a Sainz. Il suo significato è quello di una gara che ristabilisce gli equilibri di un nuovo ordine mondiale. Red Bull e Mercedes, i “bulli” dell’era turbo ibrida, sembravano sconfitti, e Ferrari pronta a farsi incoronare al termine della stagione. Ripensandoci adesso, quante cose sono cambiate in nove mesi.
Gran Bretagna
Magari non la gara più bella ma sicuramente la più spettacolare e drammatica di questa stagione. Il tipico GP che non vuoi perderti come spettatore. Caos alla partenza: la monoposto di Zhou ribaltata e con il rollbar rotto, lui sopravvissuto per miracolo dopo essersi schiantato nelle barriere. La ripartenza con una buona difesa di Sainz, aggressivo su Verstappen perché sa che è in palio la sua prima vittoria e vuole che finalmente arrivi il suo momento. I problemi tecnici che costringono Vertappen a ritirarsi, poi il guasto tecnico di Ocon e la scelta in Ferrari di fermare Sainz e non Leclerc in una pista in cui conta di più avere una gomma fresca che mantenere la posizione.
Sono d’accordo nel dire che non sia stata la gara più bella per i tifosi del pilota monegasco, mandato quasi al macello dal suo stesso team. Però, in quanto fan dello sport nella sua interezza, è innegabile che il GP di Gran Bretagna ci abbia regalato un vero spettacolo. Specialmente se consideriamo le emozioni della prima vittoria di Sainz ed il sorpasso di Leclerc a Copse su Hamilton con una gomma usata, sicuramente tra i migliori della stagione.
Brasile
Una gara che ha concluso in bellezza un weekend già di per se spettacolare. A partire dalla pole di Magnussen il venerdì, con delle qualifiche che ci hanno fatto divertire (e anche infuriare, vedi alla voce: strateghi Ferrari), fino ad arrivare alla domenica, grazie ad una prima fila tutta Mercedes per la prima volta in questa anomala stagione della stella. La gara poi non si è risparmiata dall’offrirci colpi di scena, come i contatti tra Ricciardo e Magnussen poco dopo il via, tra Verstappen e Hamilton dopo la ripartenza, e tra Norris e Leclerc. Da manuale poi la rimonta di Leclerc che dall’ultima posizione e riesce a risalire la classifica fino alla quarta.
Poi, come dimenticarsi, la prima vittoria in carriera di George Russell, che riesce a guadagnarsela nella casa – acquisita – di Lewis Hamilton su una monoposto, la W13, che è dichiaratamente la peggior vettura mai costruita a Brackley. Il royal baby di casa Mercedes è riuscito in un’impresa, e non vediamo l’ora di scoprire cos’avrà in serbo per il futuro.
Top e Flop gare: dove siamo stati delusi o annoiati
Monza
Due parole: direzione gara. Certo, anche la conduzione dall’inizio alla fine del GP da parte di Max Verstappen non è stata di certo divertente, però il macello successo alla fine è qualcosa che speravamo non si ripetesse più. Concordo nel dire che le aspettative per il Tempio della Velocità fossero alte dopo le gare degli anni scorsi, dal 2019 al 2021, ma questa volta siamo ampiamente sotto il margine di tolleranza. Ecco che alla fine di una gara monotona e noiosa, in cui l’unica speranza a dieci giri dalla fine è che Leclerc riesca a mangiucchiare quel margine che lo separa da Verstappen, arriva la ciliegina sulla torta. La McLaren di Ricciardo ferma a Lesmo, un trattore che entra in pista contrariamente al senso di marcia – spettacolino vietato dall’incidente di Bianchi del 2014 – e una lentezza disarmante nel prendere una decisione che possa mantener vivo l’entusiasmo degli spettatori. La gara finisce sotto safety car, così come le speranze di chi voleva godersi lo spettacolo.
Monaco
Una gara certamente non noiosa, ma non nel senso positivo. Bisogna sottolineare che, di solito, il GP di Monaco non è di certo conosciuto per lo spettacolo della domenica. Quest’anno, però, le scintille ci sono state regalate dal muretto box Ferrari e dalla pioggia. Inizialmente, la gara non voleva saperne di partire, poi, una volta calmatosi il tempo, è scattato il dramma. Leclerc leader della corsa e con pista che andava sempre di più asciugandosi, segue gli ordini del team e pitta per le intermedie. Pochi giri dopo viene richiamato nuovamente per montare le slick. Il suo compagno di box invece ci vede lungo e sceglie di tirare lo stint il più possibile, ignorando gli ordini del muretto. Uno show davvero imbarazzante per un team contendente al titolo mondiale che non sceglie di fidarsi del suo pilota di punta. L’unica cosa positiva di questa gara sono stati i sorpassi continui di Gasly, bravo.
Francia
Il GP di Francia non è stato monotono. Proprio il contrario, è stato molto spettacolare, ma è quello che ha voluto significare per il campionato ad aver troncato l’entusiasmo degli spettatori. La Ferrari sembrava imprendibile, dominante sulla Red Bull come non lo è più stata durante il resto della stagione. Dopo l’incidente di Leclerc al diciottesimo giro e quel suo grido straziante, abbiamo capito che qualcosa si fosse rotto. Che gli equilibri stessero cambiando, pericolosamente a favore di Verstappen. Che forse, quella lotta a due per il titolo mondiale fosse già persa, neanche a metà della stagione, e con essa anche buona parte dell’emozione con cui guardare le gare di fine settimana in fine settimana.
Ascolta Paddock GP!
Nell’ultima puntata di Paddock GP Raffaello Caruso, Chiara Zambelli e Gabriele Bassi hanno parlato della gara del GP di Abu Dhabi di Formula 1 assieme al giornalista Stefano Ravaglia.
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