Pericolosissimi gli on board di Pierre Gasly, troppo veloce a detta della FIA, nel passare due trattori a lato della pista che non avrebbero nemmeno dovuto trovarsi lì. La spinosa questione è sembrata da subito troppo simile all’incidente accaduto, proprio a Suzuka, nel 2014. Il tutto ha causato ai piloti e a chi fosse coinvolto direttamente nella faccenda di dare voce alla loro indignazione, affermando che cose come queste non dovrebbero più potersi verificare nella Formula 1 di oggi.
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Gasly e la FIA schierati su due fronti per la questione trattori
Una partenza bagnata a Suzuka ha causato più danni del previsto. Il GP del Giappone si è fermato dopo nemmeno un giro, con bandiere rosse a causa degli incidenti di Sainz e Albon appena dopo il via. Quando la safety car è uscita in pista, però, si sono scatenate non poche polemiche per la condotta della FIA e di Gasly, a causa della presenza di due trattori a lato del circuito. Il francese cercava di ricompattarsi al gruppo, e sono clamorose le immagini che lo vedono accelerare, in una coltre di nebbia grigia, a pochissimi metri dalle macchine. Infervorate le dichiarazioni successive del pilota, altrettanto dura la condotta della FIA. Gasly viene infatti richiamato dalla direzione gara (qui il documento) per aver tenuto un ritmo troppo sostenuto sotto regime di bandiera rossa. Teneva una velocità di 250 km/h dopo aver passato la zona dell’incidente. Irreprensibile e temeraria fino ad essere spericolata quindi, la condotta di Gasly secondo la FIA, per l’alta velocità con cui ha superato i trattori.
Gasly, invece, da parte sua, trova il sostegno della maggior parte dei piloti e non solo. Lando Norris scrive sui suoi social che il tutto è inaccettabile. Ricorda la vita che la Formula 1 ha perso, otto anni fa proprio sullo stesso circuito di Suzuka, quella di Jules Bianchi. L’indignazione che serpeggia tra i piloti riflette anche quella dello stesso papà di Bianchi, che si esprime con un post tagliente e colmo di delusione per la condotta della FIA nella direzione della gara e dell’intera questione. Infatti, stando a quanto emerso, i due mezzi erano in pista già da prima dell’uscita delle bandiere rosse, con delle condizioni di visibilità davvero pessime. Le conseguenze che questo implica sono davvero importanti. Parlano di una Federazione che non ha imparato dai suoi errori, che tratta questioni di questo tipo con leggerezza. Per quanto Gasly abbia accelerato troppo, la FIA ha lasciato entrare dei trattori che lì non avrebbero proprio avuto ragione di esserci.
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Nell’ultima puntata di Paddock GP Raffaello Caruso, Chiara Zambelli e Gabriele Bassi hanno commentato il GP di Singapore assieme al giornalista Stefano Ravaglia e all’autore Emiliano Tozzi.
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