Nella Formula 1 ogni elemento è curato nei minimi dettagli per garantire al pilota una performance di alto livello a ogni gara. Oltre al grande lavoro che la scuderia svolge per rendere la monoposto più veloce e funzionale possibile, c’è un elemento che non risalta subito agli occhi del tifoso ma che è di estrema importanza, ovvero il sedile delle monoposto dei piloti di F1.
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F1, come è fatto il sedile dei piloti?
La posizione che i piloti di F1 hanno all’interno della loro vettura si può definire semi-sdraiata. La seduta in fibra di carbonio è situata il più in basso possibile così da avvicinare il baricentro del pilota a quello della macchina. In questo modo sarà più semplice per il pilota governare la monoposto durante la gara. I piedi del pilota sono poggiati su una piattaforma, sollevati rispetto alla seduta vera e propria. Oltre alle cinture che un sedile, per ragioni di sicurezza possiede, i piloti hanno anche un sostegno, l’Hans, che protegge la testa e le spalle da eventuali colpi dovuti alla grande forza G a cui i piloti sono sottoposti. Il volante è situato poco al di sotto della linea degli occhi. I piloti hanno anche un sensore che misura ossigenazione e battito cardiaco.

L’importanza di una buona seduta
Il sedile quindi è pensato nel minimi dettagli affinché possa risultare comodo e sicuro per il pilota e rendere la guida più efficiente possibile. Un problema a cui vanno incontro i progettisti nella costruzione del sedile è il fattore aerodinamicità. Nella parte centrale della vettura è stato montato l’Halo, struttura di sicurezza indispensabile in alcuni incidenti, ma che va a deviare il flusso d’aria che colpisce il pilota. Un casco che sporge troppo sopra l’Halo va a coprire l’air scope, apertura che ha il compito principale di portare aria al motore ed ai radiatori.
Così facendo, il pilota modifica il fluido in ingresso e porta ad avere prestazioni più basse. Meno aria vuol dire meno potenza del motore, ma anche problemi di surriscaldamento. Avere invece il casco più basso però va a discapito della visibilità. Il pilota deve quindi trovare un compromesso tra visibilità e controllo, considerando comunque l’aerodinamica. Per questo motivo i sedili si costruiscono su misura per ogni pilota.

Come si costruisce il sedile di un pilota di F1?
Viene prima scannerizzata la forma del corpo per poi costruire un sedile molto leggero in fibra di carbonio sul modello appena ricavato. È essenziale avere un sedile che non permetta movimenti durante la guida e che non si fletta nelle varie curve del circuito, proprio per questo la parte laterale è alta e rigida. Il sedile quindi è come se fosse un’impronta digitale del pilota, che nonostante i vari sviluppi sulla macchina nel corso della stagione è l’unica parte che non cambierà mai.
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Giuseppe Della Spina