Lo spagnolo dell’Alpine Fernando Alonso spera nel vincere, il prossimo anno, il terzo titolo mondiale della sua carriera in F1. L’Asturiano non è alla disperata ricerca del titolo, ma crede che nonostante l’età si possa ancora vincere. Secondo Fernando non è l’età che conta ma lo spirito. La Formula 1 è un vero e proprio stile di vita.
Non c’è due senza tre
Due volte campione del mondo di Formula 1, i trionfi di Fernando Alonso sono arrivati in stagioni consecutive con la Renault nel 2005 e nel 2006. Con un rivale di nome Michael Schumacher. Fernando è andato molto vicino in diverse occasioni al terzo titolo, nel 2007 per un punto, nel 2010 per quattro punti e nel 2012 per tre punti, ma lo spagnolo non è stato in grado di aumentare il suo bottino. Un periodo di tensione con un team McLaren non competitivo si è concluso nel 2018 e Alonso ha lasciato la Formula 1. Una pausa dalla mondo della F1 di due anni.
Un vero campione però non riesce a fare a meno di questo mondo, infatti Fernando ha fatto il suo grande ritorno in F1 nel 2021 con Alpine, la nuova incarnazione della sua ex squadra Renault, con l’obiettivo di prepararsi alla sfida per il titolo nel 2022. Ora all’età di 40 anni, lo spagnolo crede che vincere un terzo titolo mondiale manderebbe un messaggio importante alla futura generazione di piloti. L’età non definisce e limita il successo, questo sport è un “modo di vivere”.
Le dichiarazioni di Fernando Alonso
Significherebbe molto, di sicuro. Ma non lo so, non è che io sia disperato per ottenerlo e che cambierebbe tutta la mia carriera o cambierebbe il mio modo di vedere lo sport. Sono una persona competitiva in tutto ciò che faccio, quindi non vedo l’ora che arrivi un terzo titolo e farò ciò che è nelle mie mani e anche di più nei prossimi anni. Significherebbe molto in termini forse di un’eredità dopo la fine della mia carriera in Formula 1, di come spingere sempre al limite, cercare sempre di trovare l’eccellenza nelle cose che fai, avere una disciplina molto alta nel modo in cui fai le gare , nel modo in cui ti avvicini alle corse.
Non importa se hai 19 anni, non importa se ne hai 42 o 43, è un modo di vivere e una dedizione totale allo sport. Questa è probabilmente la cosa più grande se vinco un terzo campionato, quel tipo di eredità e messaggio per le generazioni future. E anche se la macchina non è così buona. Il mio piano è di restare almeno due o tre anni in più.
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Ascolta la nuova puntata di PaddockGP, la numero 14 in cui Raffaello Caruso e Chiara Zambelli hanno commentato il GP del Qatar, sede della gara numero 20 del mondiale di Formula 1.
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Mara Romano