Arriva un altro cambiamento importante al regolamento di F1 2022: la Federazione e le scuderie hanno deciso di abolire la regola che obbligava i piloti qualificati in Q3 di partire con la mescola utilizzata durante il proprio miglior giro in Q2. Tale regola ha sempre destato pareri contrastanti, poiché, sebbene ha permesso di differenziare le strategie, storicamente ha sempre favorito i team migliori.
Regolamento F1 2022, favorire lo spettacolo o equilibrare le forze?
La regola che obbligava i primi dieci piloti dello schieramento a partire con la gomma utilizzata nel Q2 era stata introdotta per aumentare lo spettacolo. La storia recente ci dice, però, che nella maggior parte dei casi ad approfittarne sono sempre stati i top team, i soli a poter utilizzare una gomma più dura e qualificarsi lo stesso per il Q3. Per questo motivo la regola in questione non ha mai convinto pienamente e già nel 2018 si era pensato di abolirla.
D’altro canto, la regola ha permesso di assistere a diverse sessioni di qualifica entusiasmanti, in cui team meno performanti sono riusciti ad arrivare in Q3 montando una gomma più morbida rispetto a team più performanti, che, puntando a far bene in gara, hanno montato una gomma più dura. Il fulcro della discussione è proprio questo: la regola può garantire qualifiche spettacolari, ma in gara si ha l’effetto opposto, poiché la maggior parte delle volte i top team possono puntare su una gomma più performante in gara rispetto al resto dello schieramento. La regola verrà testata per la prima volta nel prossimo weekend, dove i piloti, dopo la Sprint Qualifying, potranno scegliere con quale gomma partire a prescindere dalla propria posizione in griglia.
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Paddock GP è il podcast che analizza i gran premi delle competizioni del motorsport! Nella terza puntata del podcast, Raffaello Caruso, Chiara Zambelli e Vincenzo Simonelli, in compagnia dell’ospite speciale Luca Dal Monte, hanno analizzato il GP d’Austria 2021 creando un bel dibattito grazie ai punti di vista del loro ospite ed ai commenti ricevuti dagli ascoltatori. Se lo avete perso lo trovate su Facebook, YouTube e Spotify.
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Vincenzo Simonelli
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