Il Ceo della F1 Stefano Domenicali ha aperto alla possibilità che, a partire dalla prossime stagioni, alcuni paesi possano ospitare a rotazione i GP, alternandosi di anno in anno. Si tratta di una soluzione già adottata nel 2020, quando la pandemia rese necessario l’introduzione di gare in circuiti che non ospitavano la F1 da anni. L’obiettivo della Fia è quello di portare il calendario a 23-25 gare.
Calendario F1, Domenicali: “Rotazioni nei paesi che non possono ospitare il GP ogni anno”
Quota 23. È il numero di gare che Stefano Domenicali ha indicato come l’obiettivo da raggiungere per le prossime stagioni della F1. Si tratta di una stabilizzazione del calendario a cui il boss del Circus sta lavorando da tempo e che ha già prodotto i primi risultati con l’ingresso di ben quattro nuove location che ospiteranno la F1 quest’anno e i prossimi due. Stiamo parlando dei circuiti inediti di Jeddah, Miami, San Pietroburgo e Zandvoort. A questi si aggiungono i tracciati di Imola, Istanbul e il Nurburgring, tornati in calendario nel corso di questo biennio in seguito all’emergenza Covid. Se il campionato 2021 dovesse proseguire senza stravolgimenti, si tratterebbe del mondiale più lungo della storia, con bene 23 gare. Il Ceo della F1 Domenicali non considera la stagione a 23 GP come un’eccezione, ma come un obiettivo cui tendere nei prossimi anni:
Riuscire a stabilizzare la nostra crescita intorno alle 23 gare – ha dichiarato al sito RacingNews365 – rappresenta un buon numero. Così possiamo avere i giusti posizionamenti, la giusta quantità di denaro e i giusti posti dove andare. Realisticamente parlando, nel breve termine, questo è il livello che vogliamo raggiungere. Le rotazioni le vedo come una possibilità in certi posti. Possono rappresentare una possibilità di rimanere coinvolti per determinati paesi o location che ci vogliono essere, ma che non possono permettersi di far parte del calendario ogni anno
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Rosanna Greco
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