Toto Wolff chiede alla Federazione di chiarire la questione sulle ali flessibili prima del prossimo GP di Azerbaijan.

Il mondo della F1 è spesso soggetto a polemiche, soprattutto tra i dieci team. Questa volta sotto la lente di ingrandimento c’è la Red Bull che, a detta in particolare dei rivali di casa Mercedes, userebbe un’ala troppo flessibile. Toto Wolff durante l’ultima conferenza stampa ha sollevato la questione sulle ali flessibili puntando il dito anche contro la FIA; il team principal della squadra campione in carica si è anche detto pronto nel caso tali ali scendano in pista anche a Baku.

Ali flessibili, Wolff pronto al reclamo

Niente giri di parole per il team principal della scuderia di Brackley; nella conferenza stampa di Monaco infatti Toto Wolff si è chiaramente espresso in merito alle ali flessibili, argomento caldo all’interno del paddock di F1. Wolff non ha parlato solo della presunta colpa di Red Bull, ma ha accusato in parte anche la Federazione; secondo l’austriaco infatti, la FIA avrebbe la colpa di aver creato alcune ambiguità rispetto alla flessione delle ali.

A tal proposito la Federazione ha annunciato un irrigidimento dei test a cui le vetture, e in particolare alcune componenti, verranno sottoposte a partire per dal prossimo 15 giugno. Proprio per questo motivo Toto Wolff ha chiesto chiarezza prima del prossimo GP previsto in Azerbaijan il 6 giugno, quindi prima dell’entrata in vigore dei nuovi test previsti dalla FIA.

Wolff ali flessibili
Red Bull – Photo Credit: Red Bull Racing Honda Official Twitter Account

Se arrivassimo a Baku ancora in questo limbo e notassimo il vantaggio prestazionale, andremo dai Commissari. E se ciò non dovesse bastare, trasferiremo il caso alla Corte d’Appello. Credo che la FIA debba chiarire la questione prima di arrivare a Baku. Quel tipo di ala è stato giudicato non conforme al regolamento; i nuovi test saranno introdotti dopo il GP di Azerbaijan, quindi adesso siamo in un vuoto normativo. La nostra è una posizione legale molto forte e questo non è il momento di prendere tempo sulla questione.

Chiara Zambelli

About Post Author